Il Sangiovese ha una voce singolare eppure sempre sfumata, decisa eppure difficilmente aggressiva, nitida eppure sempre naturalmente propensa a cercare il raccordo, la contaminazione, l’accostamento.
Con il cibo, soprattutto. Vino per mangiare per eccellenza, il Sangiovese e la sua spiccata acidità sono da sempre il compagno ideale delle grandi bistecche al sangue e dei tanti altri piatti della cucina toscana, e non solo.
Con gli altri vitigni, anche. A parte l’isolata propaggine meridionale di Montalcino, il Sangiovese del Chianti è stato storicamente unito a diversi altri vitigni, storicamente con i locali Canaiolo, Colorino, anche Malvasia Nera e Trebbiano Bianco. Più recentemente anche con qualsiasi altro vitigno avesse nome francese: cabernè, merlò, sirà, petiverdò, persino tannà e pinò…
Con diverse terre, da sempre. Il Sangiovese è infatti con la Barbera il vitigno a bacca nera più piantato in Italia, ma come per la Barbera le vette espressive si ottengono solo nelle terre d’origine. La Toscana, ovviamente, per eccellenza, con un gran numero di denominazioni. Ma anche la Romagna, che anzi rivendica l’origine prima del vitigno, ricollegando ad un Monte Giove vicino a Sant’Arcangelo, oggi provincia di Rimini.
É da questo insieme di voci e relazioni complesse e sfumate che sorge l’immagine d’insieme di un vitigno capace di toccare il registro popolare e quello nobile come nessun altro.
Oggi i grandi Sangiovese in purezza, dai quali si può trarre un’immagine più leggibile della grande anima di questo vitigno ed un riflesso più lineare della terra da cui provengono sono un numero significativo, e crescente. L’apprezzamento per questi vini sta progressivamente relegando in secondo piano i dominatori degli anni ruggenti del mercato del vino, quei SuperTuscan che fecero del gusto internazionale il loro vessillo, muovendo le loro mosse al di fuori delle denominazioni storiche.
Eccoci allora a mettere insieme un trio di campioni delle tre maggiori aree di produzione del Sangiovese, la Romagna, il Chianti e Montalcino.
Il Pruno 2007 è un Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva, prodotto da una delle cantine romagnole di maggiore tradizione, Drei Donà. Fra i Sangiovese romagnoli è un campione di costanza, proprietà tecnica e ricchezza espressiva.
Il Rancia 2007 è una Riserva di Chianti Classico DOCG, di cui è considerato pressoché unanimemente uno dei capisaldi imprescindibili. Prodotto dalla Fattori di Felsina come il fratello quasi gemello Fontalloro, una delle icone del grande vino toscano ed anch’esso Sangiovese in purezza, esprime chiaramente la voce profonda e cupa della parte più meridionale dell’area del Chianti Classico, quella sita nel comune di Castelnuovo Berardenga. Fra questi due vini, sempre assai vicini per valore assoluto, in questo momento è proprio il Rancia ad essere il più nitido ed espressivo. La 2007 è considerata in azienda una delle migliori vendemmie di sempre, se non la prima in assoluto.
Il Brunello di Montalcino 2006 di Lisini è uno dei capisaldi della scuola classica, e contemporaneamente un vino di grande precisione e dettaglio. Ilcinese dal primo avvicinarsi al bicchiere fino alla più rarefatta delle sensazioni percepite in persistenza, raggiunge con una grazia rara le maggiori vette qualitative di un’annata classica come la 2006. Qui la purezza dell’espressione del vitigno e del terroir raggiungono una summa raramente eguagliata.
Giro di danze da non perdere.
Ricordo che questa è la prima degustazione del ciclo di tre serate presentato oggi stesso, a cui si può partecipare per singola serata, oppure prenotandole tutte e tre a condizioni agevolate.
A giovedì sera, ore 21:00, in Piazza della Motta 4 a Varese.
Rossano
Buon giorno Rossano…o devo dire Dedalus? 🙂
Sono un piccolo produttore Romagnolo; sono proprio curioso di sapere come va a finire questa degustazione….
Questo perchè seguo il forum del GR da tanto tempo ma, pur essendo registrato, non ho mai commentato….so cosa si pensa in quel forum del Sangiovese di Romagna 😦 …..
Io credo che tra noi produttori romagnoli ci sia un impegno per fare dei passi avanti al fine di uscire dalla caratterizzazione del ns. sangiovese con il trinomio “potenza, frutto, legno”…
A tal proposito mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu in proposito.
Oltre al fatto che attendo i vostri giudizi sulla degustazione di stasera….
Il Ch cl. Rancia 2007 lo sentii lo scorso anno e mi piacque parecchio, non posso dire altrettanto del 2008 (spero che fosse una boccia sfortunata) che mi è sembrato già evoluto….
Del Pruno mi ricordo un buon 2007 mentre il 2008 conto di assaggiarlo ad Enologica il prossimo week end, dove sarò presente anch’io come espositore.
A proposito, tu farai un salto?
Un saluto.
Gabriele
Ciao Gabriele, mi fa molto piacere trovarti qui.
Leggerai della degustazione settimana prossima, credo: questo fine settimana l’agenda è più fitta che mai, c’è persino il doppio festeggiamento del terzo compleanno del mio piccolino!
Rimando ad un momento più propizio i ragionamenti intorno al Sangiovese di Romagna, che merita certamente qualche attenzione. Ho alcuni ricordi assai vividi che mi dicono che anche in Romagna si possono fare cose egregie, ma anche qualche assaggio più recente che mi parla di una certa fatica a portare in bottiglia vini davvero centrati.
Intanto vediamo come va questo Pruno 2007, che se la dovrà vedere con due campioni del Sangiovese che incutono reverenza persino in Toscana…
A presto!
Rossano
Attendo notizie sulla degustazione dei sangiovese… 🙂
Chissà come se l’è cavata il SdR del collega Drei Donà….
Sui vini più o meno centrati in Romagna avrei da dirne un papiro…
Sarebbe interessante discuterne davanti ad un buon bicchiere….
di Sangiovese ovviamente!
Ciao.
Da appassionata ma ancora molto inesperta vi dico che secondo me il Chianti Riserva Rancia di ieri sera è stato un bicchiere meraviglioso!
Mi è piaciuto moltissimo, finalmente riesco a seguire la descrizione di Rossano dall’inizio alla fine e a percepire profumi,sensazioni tattili, aromi e loro evoluzioni non solo durante il momento della degustazione ma assisto al loro evolversi durante il trascorrere della serata. Fantastico!
Serata piacevolissima grazie a tutti! 😉
Mirta